La Svanvita (Pariati), Venezia, Pasquali, 1744

Esemplare consultato: Poesie, VII, pp. 93-200; attribuito a Pariati in I-M707 ma a Zeno in Poesie; probabilmente rielaborato dal perduto Regnero del 1703.

Sono stati mantenuti: Argomento nodrire; 351 spera e confida (quinario nel recitativo; il verso si potrebbe collegare all'aria che segue), 518 Ei m'innamora (forse riferito a «dolor» oppure da emendare in «E m'innamora»), 640 nel ciglio il grado, ubbidienti e fide (accettabili considerando «ubbidienti» pentasillabo), 764 innondi, 1044 Ed or che fa? Ildegonda Ei del non certo orrore (accettabile ipotizzando una dialefe tra «fa» ed «Ei»).

È stato emendato: 10 invida porca] invida parca.